Exmortus - Slave To The Sword


Giorni e giorni passati con l'ossessione di scrivere queste righe. Vedermi recensire un album così tradizionale farà sbigottire i più affezionati ma la recensione questi qua se la meritavano tutta. La mia curiosità nasce da un post di Erik Nelson (Vektor) che citando i suoi chitarristi preferiti menziona un certo Conan dei Exmortus, band sotto Prosthetic ma in circolo da quasi una decade. Slave To The Sword come i nomi degli altri brani fanno presagire un heavy d'annata molto manowariano nei temi trattati ed effettivamente è così. L'incipit lirico è molto classico anche se il cantato è uno scream/growl sporco e a mio modo di vedere abbastanza brutto da sentirsi. Questo però è solo uno degli elementi che piacenti o meno distinguono questo gruppo dalla marmaglia di emulatori degli anni 80. Il cantante/chitarrista Conan se pur non sia un singer dalle doti impeccabili a livello di guitar working è forse uno dei più grandi axemen dell'Heavy Metal odierno. Mi viene da pensare che nell'heavy classico praticamente nessuno si è mai avvicinato a questo livello di shredding, tapping e vorteggi peculiar. Ammettendo la mia totale ignoranza invito inoltre a linkarmi gruppi nati negli anni 2000 che propongono un sound simile con una tecnica nell'esecuzione degli strumenti a questi apici.
La stessa produzione riesce a risaltare in modo perfetto basso e chitarra ritmica senza appiattire il sound o farlo risultare ultra medioso. C'è un giusto compromesso anche come fattore gusto che non è assolutamente secondario e nelle fasi di registrazione è stato curato molto anche questo aspetto. Nonostante il suono non sia così peculiare l'insieme degli elementi, in primis la voce, rende distinguibile il gruppo.
Oltre le doti da Guitar Hero di Conan c'è da notare un appeal veramente particolare al genere, From the Abyss e Warrior of the Night riescono a mischiare un uso di scale neoclassiche con tonalità più tipiche di un Death Metal odierno sulla falsa riga di Obscura, Death e company. Non sto dicendo che ci sono riff Death ma che nelle scale cromatiche, nelle diminuzioni dei vari passaggi si passa da partiture puramente neoclassiche sino ad andare fuori tema con soluzioni che starebbero perfette in un cd dove trovi Christian Meuzner, ecco.
Tappandomi il naso riguardo i temi da eresia sull'Heavy Metal (anche basta di fare i metallari duri e puri), tenendo gli occhi chiusi dinanzi la copertina ed aprendo bene le orecchie senza pregiudizi posso affermare con certezza quasi dogmatica che siamo difronte ad uno dei migliori cd Heavy della decade. Pur che al di la di pochissimi gruppi (Enforcer) sia fondamentalmente un eretico del genere mi prendo la responsabilità di ciò che asserisco.
METAL IS KING


 Edoardo Del Principe

Share on Google Plus

About Edoardo

YDBCN è un collettivo di persone disagiate che odia la musica
    Blogger Comment