INSAIN - ENLIGHTENING THE UNKNOWN


"Enlightening the Unknown" is an icon, an icon that represent the french band's return after four years, signed "Kaotoxin Records". That's a great news indeed; though, a few weeks ago the band has announced that band's drummer, Jonathan, had an accident. Also, the rest of the line-up hadn't find a substitute. No even the time to sit and "relax" to this new EP that already we can't hope to see 'em in a live show. Though, fans are sending lots of messages, hoping in a "reunion", becase we all know that we're standing one of the best underground brutal death metal band. But let's see why they are so special, lookin' at this EP.
So, it starts with a macabre intro that seems to recall demons from the tomb and then, the hell itself! 6 tracks of pure brutal death at its best, mixed with malice rivers that flow in full rage and hate. "Enlightening the Unknown" is a straordinary beast, a beast that knows both to attack with its heavy sound and temporise with its dissonant parts that leave the listener in a sort of state of confusion and then, Louis' growl coming straight from the mouth of hell brings you back on album's main track, making you unware that every drum beat will be a direct hit on your chest and every riff a punch in the face. Still enough brave to face this beast?
David and Nicolas both know how to play a guitar; tons of good riffs that won't make you think them as repetitive. And EP's best point is on the guitars (and the voice, of course) that make all this a fresh and new album, something that we have never heard before.
We do sincerely hope that Jonathan will recover as soon as possible from his accident, but at the same time we'd like that these french guys find a new drummer so the can finally get back on the metal scene. [Translaed by Lorenzo Naturale]

Questo "Enlightening The Unknow", simboleggia il ritorno dei francesi dopo 4 anni dal full "Spiritual Rebirth" e la firma con la Kaotoxin Records. Eventi importarti ma praticamente inutili dato che poche settimane fa è arrivato l'annuncio ufficiale dello scioglimento a causa di un incidente avvenuto al batterista Jonathan, dove il resto della line-up non ha saputo trovare un sostituto degno di nota. Neanche il tempo di goderci questo ep quindi, che la band ha già alzato bandiera bianca escludendo (almeno per ora) la possibilità di fare live; anche se i fans li stanno letteralmente inondando di messaggi sperando in una "reunion", perché non ci vuole molto a capire che abbiamo davanti a noi una delle migliori band brutal death metal di sponda puramente underground del momento. Ora vediamo perché rientrano tra le più meritevoli però, analizzando l'ep proposto.
Per cui, si parte con un intro macabra richiamante demoni dall'aldilà e poi il putiferio! 6 tracce all'insegna del brutal più sfrenato, condito da torrenti di malizia che sfociano inventiva piena di ferocia ed aggressività. "Enlightening The Unknow" è una bestia straordinaria, che si regge in piedi da sola, che sa attaccare ma che sa anche temporeggiare con partiture più dissonanti che lasciano l'ascoltatore per un attimo confuso e poi grazie al growl proveniente dalle viscere dell'inferno di Louis ti rimettono in cavalcata, rendendoti inconsapevole che ogni colpo di rullata sarà una mazzata sul torace e ogni riff un pugno in faccia. Avete ancora il coraggio di affrontare questa bestia?
David e Nicolas alle chitarre sanno il fatto loro; valanghe di riff molto solidi e vari che non vi permetteranno neanche di pensare lontanamente ad una ripetizione troppo abusata o ad un riciclo quasi impercettibile. Ed il grosso di questo ep, sta proprio lì nelle chitarre, oltre che nella voce ovviamente, che dona al tutto una presentazione più moderna ed affidabile ormai oggigiorno.
Pare quasi paradossale tutto ciò, anche se i problemi di forza maggiore sono incontrastabili, ma noi pur rispettando lo sfortunato Jonathan, speriamo vivamente che i nostri francesi trovino un altro batterista pronto a sostituire il tassello mancante, cosicché questi questi ragazzi possano tornare a cavallo della scena il prima possibile.






Marco Gattini
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