Il cd funziona, magari eccessivamente prolisso, dove mezz'ora sarebbe bastata per spiegare a sufficienza tutto, in primis ho trovato le ultime due tracce veramente di troppo, gli ultimi 8 minuti erano evitabili, i restanti però hanno un livello qualitativo buono. Contando poi l'impacchettamento del tutto con l'immagine dei componenti, la copertina e quant'altro il lavoro degli UTD è inattaccabile da qualsiasi punto di vista. Non si può dire che abbia veri punti deboli se non proseguire un filone che si ama o si odia. Personalmente ritengo però che ci siano tantissimi margini di miglioramento, per dire trovo più personali come sonorità l'ex gruppo del cantante, i Tasters, sopratutto ritengo migliori gli inserti elettronici e le basi sinfoniche in Reckless Till The End, più personali, ecco. Fermo restando che tra produzione, suoni, ecc il lavoro si attesta su livelli e standard di nomi ben più affermati come Memphis May Fire secondo me manca un quid essenziale per distinguere in modo più netto i Nostri dal maelstrom di band US. Per dire trovo anche analogie col sound dei Motionless in White in alcuni punti più epici (City Of Sin) ed in alcune parti più "low-fi" dove si sfrutta tutta la potenza di una accordatura ribassata ed in Drop che essi usano. Ovviamente ogni paragone va a sfumarsi perchè tutte le band che fanno questo genere si basano su dei clichè che rendono il genere quello che è, e sono questi a farlo funzionare. A questo punto quindi è chiaro come non sia possibile essere di successo senza proseguire un cammino già intrapreso da altri sopratutto se ti vuoi accodare ad un genere di tendenza. Questa può essere una colpa ma vedendo tutto in modo olistico, conoscendo un po' la storia ecc.. direi che quanto proposto in questo cd merita il successo ricevuto. Ribadisco che la band può ancora esprimersi molto ed abbandonare certi canoni troppo precotti tipo i breakdown che citavo prima, cavalcare l'onda dell'epicità di "13" non sarebbe un male come tentare di fare qualcosa di leggermente più vario a livello di chitarra, tipo usare veri riff e non alternare Breakdown e Power Chords, a mio parere una cosa semplicissima, basta veramente poco per far esplodere il potenziale della band.
Ascoltando il cd non si possono negare le qualità, si può discutere una vita su come gli Americani si ascoltino tonnellate di robbaccia che basta abbia un ritornello pop nel mezzo del nulla cosmico musicale che allora diventa oro ma si. Si. "We Are All Sinners" funziona.
Blogger Comment