Il Doom ed il Death Metal si mischiano come nelle formule chimiche in percentuali ben precise e con metodi scientifici ed ogni nazione possiede la propria proporzione.
Nonostante l'origine americana i Temple Of Void rientrano in uno stile molto Swedish che fa avvicinare il Death Metal al doom e non viceversa.
Il nuovo Of Horror And The Supernatural suona come un'album doom di inizio anni 80 con il growl, molto simili agli Hooded Menace per concezione del genere rispetto al Death/Doom degli anni 90 che girava in Scandinavia.
In questo nuovo capitolo la band di Detroit riesce a sviscerare una molteplicità soluzioni e a cogliere una grande quantità di sfumature senza mai alzare i toni o i bpm. Tutti i mid tempo funerei del cd hanno una loro personalità e riescono a coinvolgere in virtù di un assetto ritmico ribollente, se viaggiare a ritmi lenti coincidesse con la mancanza di dinamiche qui troveremmo l'eccezione alla regola, in realtà, è sempre vero il contrariò Abbassare i battiti per minuto riesce a rendere le canzoni più dinamiche e concede molto più spazio di manovra alla sezione ritmica. Nonostante una lentezza di fondo i Temple Of Void riescono a suonare più fluidi di band come gl Asphyx che se pur amo hanno essenzialmente due velocità.
Of Horror And The Supernatural raccoglie una serie di tracce non solo d'impatto ma anche sofisticate in cui l'amore per la melodia si evolve di pari passo con l'amore per le atmosfere soffocanti creando mix vincenti, Nonostante è un album che si concede dopo diversi ascolti è altrettanto vero che il gusto nel songwriting aiutare ad arrivare in fondo al cd senza particolari momenti di calo.E' affascinante l'idea di trovarsi davanti ad un concetto di musica un po' ermetico ma sicuramente emozionante che ricollega atmosfere tipicamente tetre del doom 70's con le opprimenti litanie del metallo della morte. Accostamento che alla lunga sopravvive ad ogni moda e che nel 2014 riesce a trovare una sua formula vincente nonostante tutto.
Edoardo Del Principe
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