Il potenziale dei WWTD è palesemente dimostrato dall'esplosiva opener "On Drugs":il riffing intricato e riuscitissimo di questa traccia lascia a dir poco spiazzati per l'elevata originalità e freschezza compositiva. Il contenuto del CD verte su un ibrido di metalcore e hardcore con prepotenti elementi progressive, intermezzi con arpeggi e atmosfere di buona fattura con una formula che potremmo certamente classificare come una reale ventata d'aria fresca del genere, soprattutto italiano.
"Withering Decay" è un altro pezzaccio scelto come singolo di cui potete apprezzare un playtrough su Youtube da cui trapela la sincera e reale passione di questi ragazzi.
La produzione del disco è una tra le più genuine che potreste ascoltare i giro. Inizialmente mi aveva lasciato un po' dubbioso ma dopo qualche ascolto, quel non so che di casereccio, sopratutto nel sound delle chitarre ti fa venire voglia di divorare letteralmente il disco.
Il disco ovviamente presente tutti i difetti di una comune opera prima: qualche riff poco ispirato, un cantato un po’ troppo lineare e qualche traccia non proprio convincente soprattutto nella seconda parte della tracklist, fanno calare l'adrenalina che tracce come "On Drugs" "Reverentia" e "Withering Decay" avevano messo in circolo.
Tuttavia nel genere in cui opera la band, "Ingrates" rappresenta un ottimo disco in quanto la tecnica, la genuinità della produzione e il songwriting di ottima fattura hanno realmente fatto emergere il nome della band a livelli tali da essere notati da una buona fetta di pubblico che quasi sicuramente come me ha apprezzato il notevole debutto della band padovana.
Ingrati?
Assolutissimamente no.
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