Recensione: In Hearts Wake - Skydancer "Madre Teresa"


Ancora una volta mi trovo a dover ascoltare con attenzione e soprattutto giudicare con altrettanta attenzione una delle nuove band sfornate dalla ormai inarrestabile fucina australiana. Gli In Hearts Wake provengono proprio dalla stessa Byron Bay dei Parkway Drive, anche se loro con i PD hanno poco a che vedere. Dopo un ottimo esordio, segnato dal disco “Divination” e dal grande successo di “Earthwalker”, la giovane band australiana ci propone un nuovo disco che conclude o che comunque continua il discorso concettuale del la release precedente sia a livello compositivo che grafico. Bello come sempre l’artwork del disco, ma passiamo ad analizzare il cuore di questo nuovo “Skydancer”. Il disco non porta alcuna innovazione allo stile a cui ci ha abituato in questi anni la band, ma che resta sempre e comunque piacevole. Come in Earthwalker, ho adorato le vocal parts melodiche, che purtroppo ho avuto modo di constatare che sono fin troppo ritoccate in studio, data la deludente prestazione live del bassista che appunto canta i chorus delle varie canzoni. Forse questo disco è più pesante sotto alcuni punti di vista rispetto al precedente, basti sentire “Badlands”oppure “Cottonmouth”. Ho trovato, allo stesso tempo, anche tracce molto più melodiche e easy come Insomnia, che sembra una canzone dei compaesani Hands Like Houses. Inoltre, molto interessanti sono i featuring azzeccatissimi con Jonathan Vigil dei The Ghost Inside nella Title Track, e con Marcus Bridge dei Northlane in “Intrepid”, che risulta essere una delle migliori tracce del disco. Nonostante ciò, il disco per me non regge il confronto col ben più ispirato Earthwalker, ma credo che chi ha apprezzato in passato questa band, non rimarrà deluso neanche stavolta. Gli In Hearts Wake propongono un genere piuttosto fresco e abbastanza variegato. Consiglio inoltre di leggere qualche testo di questo disco, perché ne vale davvero la pena.



skydancer track list
1. Aether
2. Skydancer (feat. Jonathan Vigil)
3. Breakaway
4. Badlands
5. Insomnia
6. Oblivion
7. Wildfire
8. Cottonmouth
9. Erase (feat. Ben Marvin & J Hurley)
10. Intrepid (feat. Marcus Bridge)
11. Father

Recensore: Alberto Orbi

SENTENZA: Salviamo il pianeta, e dopo il Metalcore





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