Molta della musica è stata scritta nella seconda metà del 2014 quando ero pienamente concentrato con la mia vecchia band, gli Autolatry. Al tempo, l'idea era di continuare con quella band, ma c'erano continui cambi di stile musicale e categoria. La band era nata per essere una band black metal e cioè un genere che non sento più mio. Credo fosse nell'aprile 2015 il momento nel quale cambiai idea e presi una decisione: sciogliere gli Autolatry e produrre la musica che avevo scritto per conto mio sotto un altro nome. Ecco da dove gli Stone Healer sono nati. Sentivo di aver bisogno di un nuovo inizio, qualcosa di nuovo e fresco e questa band rispecchia esattamente il concetto: continui miglioramenti e la cura di dolorose emozioni e ferite spirituali.
- Avere un tuo studio è ovviamente un comfort per registrare un album. Hai scritto lì tutte le tue canzoni o erano già state scritte in precedenza? Raccontaci un po' sul processo di scrittura delle canzoni.
Essere proprietario di uno studio di registrazione è decisamente un vantaggio, perché qualora mi senta ispirato posso correre in studio e registrare. Sebbene molte delle canzoni degli Stone Healer le abbia scritte nella mia sala controlli, non ricordo né i momenti di inspirazione né il tempo trascorso ad arrangiare e sistemare i pezzi. Sarà così per molti musicisti, qualche volta quando hai bisogno di sfogarti la musica va e viene senza difficoltà. E' come se avessi sempre avuto queste parole dentro di me ed abbia scelto il momento ideale per farle uscire. Per me è quella l'ispirazione e l'espressività umana nella sua forma più pura: un'improvvisa fuoriuscita, una scarica, una scossa di espressività artistica direttamente dall'anima.
- L'unica band che mi ricorda la tua musica sono i Nero di Marte; hai mai ascoltato quei ragazzi italiani?
Li ho sentiti nominare più volte in Internet ma non credo di averli mai ascoltati. Musicalmente, i gruppi dai quali traggo più ispirazione sono gli Ulcerate e gli Alice in Chains... ovviamente differiscono totalmente nei loro stili. Ma quelle due band hanno fatto musica che sembra (e sembrava) uscisse direttamente dall'anima. Torturata ma incoraggiante, tormentante e qualche volta anche alienante. Sono il mio punto di riferimento principale proprio per questo. Non penso che ci sarà mai più qualcuno in grado di fare una canzone come Facelift degli Alice in Chains e penso che chi mi ascolterà attentamente sentirà le influenze di Layne nella mia voce. Parallelamente, sono così preso dalle ritmiche pompose e spietate degli Ulcerate e dai loro movimenti fluidi dal death metal massiccio a quei lenti, agonizzanti interludi; sono componenti della loro musica che in qualche modo influenzano il mio stile musicale.
- Gli Stone Healer non rientrano in una categoria, è la classica band "post-tutto"... ma tu, in che movimento di riconosci?
Onestamente, ho provato a fare a meno di categorizzarmi, sebbene trovi davvero interessante come la gente provi a trovare etichette. Recentemente, un recensore l'ha chiamato qualcosa come "black metal atmosferico incrociato con post metal e americana", qualcosa che vedo come ragionato, anche se non la penso così. Io penso che a caratterizzare la musica sia la sua intensità, quindi dico che è un heavy metal molto intenso.
- C'è un concept dietro il testo di "He Who Rides Immolated Horses"?
Quella canzone riguarda interamente un viaggio spirituale durato anni che si ha avuto un punto di svolta gli ultimi tre anni, è qualcosa con cui mi confronto giorno dopo giorno dal momento in cui è successo. Ai tempi ero molto impegnato con una guida spirituale (e mia partner) in una cura a base di energie remote. Dopo anni di lavoro, quella donna in cui credetti con tutto me stesso riuscì a prendere, in maniera totale, il controllo del mio spirito. Praticamente venni trasportato in uno strano stato mentale, nel quale tutto era fatto per separarmi dalla mia famiglia ed i miei amici e concentrare tutte le mie energie nell'aiutarla e nel nostro lavoro. Verso la fine mi aveva praticamente incatenato in uno stato di "incanalamento di energie" per circa 14 ore al giorno senza alcun riposo, contemporaneamente insistendo che io fossi quello che sabotava il nostro lavoro e che la attaccassi. Sono davvero fortunato ad essere accidentalmente scappato, perché altrimenti la mia vita sarebbe finita. E' stato un lungo, complicato processo riprendersi da quell'esperienza, è qualcosa che sto ancora cercando di dimenticare... su tutti i piani di esistenza: fisico, spirituale e mentale. Scrivere queste canzoni - sia musiche che testi - mi ha aiutato molto nel processo.
- C'è una band che possa fare qualcosa di nuovo nel panorama dell'heavy metal? Senza contare la k-pop-heavy-metal band BABYMETAL (che io trovo fantastica).
Certo, non credo che noi abbiamo finito cose profonde da dire. Posso parlare solo della mia musica, perché è qualcosa di estremamente personale ed introspettivo; non penso molto a come la gente la percepisca. Non tutti i musicisti fanno musica solamente per loro stessi, quindi penso sia normale che la maggior parte delle band heavy metal moderne non hanno un granché da dire. Ma detto questo, non voglio assolutamente giudicare un artista sulla base del motivo per il quale egli scrive musica e la fa sentire. C'è (e ci sarà sempre) abbastanza spazio nel mondo della musica sia per le band che hanno sempre fatto le stesse cose e quelle che hanno nuove idee e voglia di cambiare.
Grazie per le domande! Non vedo l'ora di condividere più musica con tutti voi nel prossimo futuro. Per adesso, posterò aggiornamenti e video (ad esempio, un playthrough di chitarra) nei vari social media come YouTube.
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Cheers,
-Dave
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