Intervals - A Voice Within


Intervals: da band strumentale a band “vocalizzata”.
Attivi già da un paio d’anni con degli EP di tutto rispetto nel loro “Curriculum”, eccoli arrivare nel 2014 con il primo full-length: “A Voice Within” , un lavoro dedito al progressive metal che abbraccia ampiamente la corrente djent che tanto va di moda di questi ultimi tempi. Band non più strumentale dunque, data l’entrata a sorpresa nella formazione canadese del vocalist Mike Semesky. Questo nome risulterà sicuramente famigliare a chi, come me, ha letteralmente divorato il debut dei The Haarp Machine uscito nel 2012. Semesky , infatti, era uno degli elementi portanti del fantastico debut dei THP, dimostrando senza ombra di dubbio di essere uno dei vocalist più dotati sulla piazza ma, con “A Voice Within”, bisognerebbe rivedere alcune cose. Se infatti nei The Haarp Machine Semesky stupiva per varietà e interpretazione, negli Intervals, si “limita” unicamente ad un’ottima esecuzione del cantato esclusivamente pulito. Le linee vocali a tratti quasi pop non fanno emergere la vera personalità musicale di Semesky, che risultava invece spumeggianti nei THP. Tuttavia in “A Voice Within”, il cantato è eseguito ottimamente con alcuni apici interpretativi eseguiti in maniera esemplare non mancando purtroppo di momenti abbastanza scialbi e banali.
Lo stesso discorso intrapreso con il lavoro di Semesky al microfono, è quasi se non identico per quanto concerne la parte strumentale del disco. Aaron Marshall esprime in maniera ineccepibile la sua creatività sulle corde alternando momenti di eleganza compositiva con riff e melodie mediocri che ricordano i classici giri compositivi del genere ascoltati chissà già quante volte. 
Nel suo complesso, l’album è un ottimo prodotto musicale, suonato benissimo ed eseguito al meglio che lascia intravedere la struttura di una band con un potenziale enorme e che, come album di debutto, non avrebbe potuto fare di meglio e tracce come “Ephemeral” e “Automaton” stanno li a dimostrarlo.La strada giusta è decisamente quella che hanno intrapreso gli Intervals e, data la qualità del loro lavoro , state pur certi che non la perderanno.



 Francesco Tinella

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