I Am Heresy - Thy Will


E' da circa un mese che mi giro questo cd ogni tanto e cerco di capire se sono pazzo io oppure c'è del vero in questo "Thy Will".
Partiamo con un prequel che è facile, la creatura chiamata I Am Heresy è un Side , non tanto più Side, Projet di Nathan Gray. Nathan è il cantante della acclamata Hardcore Punk band Boysetsfire e per dare sfogo alla sua anima più aggressiva ha dovuto creare questa realtà.
Gli I Am Heresy sono un gruppo Metalcore ma molto più Metal ed Hardcore di un sacco di gruppi che si definiscono tali. Negli I Am Heresy non trovi i Breakdown 00-1-00-1-0 ma trovi in buona
proporzione i ritornelli in clean e parti più caotiche tipiche di un Hardcore più efferato e vicino anche a sonorità estreme. Congiungere queste anime sembra impossibile ma già dal trittico iniziale i nostri ti danno idea della poliedricità di cui sono capaci. La prima "Rahabh" è un misto di Mathcore e Metalcore, spinta, veloce, breve ed incisiva. La seconda "Our Father" è quello che fu il Metalcore agli albori del genere con un ritornello efficacissimo ma un sacco di cattiveria gratuita. "March Of Black Earth" incarna il nuovo millennio e la prova da singolone facile facile con un ritornello in pieno stile KSE dei tempi d'oro.
Queste tre formule sono essenzialmente quelle che si ripetono nel cd ma con una bravura nel non dare nessun passaggio per scontato non secondaria, quando partono gli incipit più acidi quasi spinti al Black Metal non pensi veramente si possa poi raggiungere l'apice di Metalcore che si riscontra in tracce come "Thy Will II (Black Sun Omega)" e "Blasphemy Incarnate".
Questo è vero Metal ed Hardcore, senza nessun compromesso o fregatura. C'è Heavy Metal e c'è Hardcore Punk, uniti, fusi ma perfettamente distinguibili. Prendendomi la briga pure di ascoltare le bonus track ho dovuto confutare le sempre più pesanti impressioni di un cd al limite dello "storico". Una band che suonerebbe bene sia accanto gli Hierophant, come già successo, che vicino agli August Burns Red ma di un livello estremamente superiore alla categoria in se del Metalcore. Non puoi proprio confrontare quello che oggi è inteso come "Metalcore" ed un album come Thy Will. Non ci sono molti mezzi di paragone ne visioni che possano mettere in mezzo le due realtà, se i Texas in July lo sono, gli I Am Heresy no.
Visto che ora vi sarà abbastanza chiara l'ortodossia della proposta passerò alle affermazioni calde.
Stiamo parlando del primo cd Metal-Hardcore, 50/50, da almeno un lustro. Un cd prodotto benissimo, con un Nathan Gray ad esercitarsi in un trasformismo canoro eccellente tra acidità e clean struggenti e bellissimi. L'interpretazione, il senso dato musicalmente, il cuore dentro questo cd non si trovano più. Sono totalmente fuori dalla comune concezione del Metalcore, non vi è più nelle band di oggi un approccio così selvaggio e naturale ad un genere che dovrebbe unire la cosa più bella del mondo.
Tutte le 18 tracce, comprese le bonus, sono di almeno due gradini sopra la media. Questa cosa è abbastanza sconcertante pensando che di solito mi ritrovo la maggior parte dei cd abbastanza innocui o talmente studiati che le tracce non si esaltano.
In questo Thy Will c'è un tale varietà ed una giusta calibratura delle proporzioni che viene difficile ricordarsi un cd di tale portate. Invece ci sarebbe : Constellations dei August Burns Red. Ma tralasciando la storia, chi potrebbe pensare datata la chiave interpretativa di Nathan Gray dovrebbe solo provare a sentire "As We Break" e a non cantare quel cazzo di ritornello. Non sentivo un ritornello così incisivo dai tempi, anzi, dai bei tempi dei KSE con Howard. Nel mezzo di una canzone praticamente recitata, spigolosa, fortemente Hardcore. Giuro su il mio cane che "As We Break" è la perfezione incarnata su musica è stiamo parlando della traccia numero 9. Vi lascio immagine come si possa arrivare alla seconda metà del cd ma sopratutto finirlo. Quando finisci il cd la tua giornata cambia, e questo è un pregio assolutamente unico, di quei cd che hanno dimostrato e dimostreranno nel tempo una immortalità.
Certe volte, dopo tali cd, si può solo dire "GRAZIE".
Per l'amor di Dio non mi fate tornare a dire che cazzo di lavoro fanno le chitarre e la sezione ritmiche tra armonie e passaggi da cardiopalma tra una parte e l'altra della canzone, veramente, dopo finisco un rotolone Regina per scrivere questa recensione










Edoardo Del Principe
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