Great Mother - Holy Monster è stato per me IL cd del 2013. Tutto il male che poteva esistere sulla terra era stato riversato in quel cd in un miscuglio di Death, Doom e Punk. Questo nuovo Peste a poco più di 12 mesi del precedente cd si veste di tutt'altro modo. Grindcore, sporco, repentino.
E' innegabile la qualità in se del lavoro ma sacrifica in modo evidente le tracce singole. Colpisce più l'insieme che la singolarità. In questi 20 minuti si ha solo tempo per sentirsi martoriati dal sound oppressivo del gruppo Italiano. Non ho apprezzato tutto questo italianismo sia per il titolo del cd che dei pezzi che secondo risultano oltremodo scontati, poco enfatizzanti.
A mio modo di vedere l'unico punto vincente è il dualismo tra la forza dell'irruenza e le parti più doomy. Questo contrasto accentuato è sicuramente il punto di forza dei vari pezzi. Punto di forza riscontrabile però anche nel precedente cd. Manca in questo caso una base solida di riffing memorizzabile, stacchi più studiati e sezioni lente più complete. Questa completezza si intravede solo sulla finale Inferno e mi lascia un po' di amaro in bocca anche perchè l'intrusione di spezzoni di film poteva essere un'arma perfetta per far memorizzare anche le schegge impazzite da 1 minuto e spicci delle quali il cd è pieno. Forse fomentati da questo nuovo approccio più In-Your-Face hanno voluto puntare sull'irruenza di chi non deve chiedere il permesso, e in questo senso si può accettare anche una traccia come "Alienazione". Molto probabilmente, aggiungo, questo cd serve per dare completezza alla setlist live del gruppo che forse si è riempita solo di parti più catacombali e meno da cazzotti. In ogni caso lungi da me dir male in senso assoluto di questo "Peste" ma suona, almeno per quanto mi riguarda, in modo meno maturo del precedente lavoro.
Peste track listing:
1) Inganno
2) Masochismo
3) Nostalgia
4) Sadismo
5) Apatia
6) Paranoia
7) Sottomissione
8) Alienazione
9) Egoismo
10) Inferno
SENTENZA: Il Lazzaretto del DeathPunk
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