Gino Paoli: sapore di sale, sapore di male

ci tengo a dirvi che sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati». E «con il rispetto assoluto di chi sta doverosamente svolgendo il suo lavoro di indagine, intendo difendere la mia dignità di persona per bene».

Case vendute ed affittate a condizioni ridicole ad amici ed amici degli amici. Stipendi da capogiro. Bilanci truccati. Privilegi ed una convinzione di onnipotenza tanto radicata da consentire ai compagni di merenda di ignorare per quasi un ventennio unasentenza del Consiglio di Stato e di continuare ad agire fuori legge mentre i controllori

Paoli aggiunge «ho volutamente aspettato qualche giorno a parlarvi per non entrare nella foga di queste stesse strumentalizzazioni. Credo di aver espletato il mio compito di presidente (un anno e mezzo di mandato, ndr) al massimo delle mie capacità. Sono orgoglioso dei risultati che abbiamo ottenuto insieme, per cui abbiamo combattuto fianco a fianco in battaglie importanti, fino all’ultima in favore dei giovani autori»


C'è da precisare che lo scandalo di Gino Paoli ha investito la persone e non la SIAE ma è opportuno fare dei collegamenti riguardo il modus operandi tipico della Società Italiana degli Autore e degli Editori. Perchè se te prendi i soldi che raccogli dalle feste dell'Unità e li porti in svizzera sei uno (dei tanti) farabutti di questo paese, del quale è pieno.


La Guardia di Finanza ha perquisito la casa di Gino Paoli, 80 anni, alla ricerca di prove relative ad una presunta evasione fiscale. Anche tre società di Gino Paoli sono state perquisite per ordine dei pm genovesi. Si tratta di «Edizioni musicali senza fine», «Sansa» e «Grande lontra». Le tre società hanno sede presso la società «Sis Data» che ha a sua volta sede presso lo studio in via Ippolito D’Aste del commercialista di paoli Andrea Vallebuona. Le perquisizioni messe in atto dalla finanza hanno riguardato anche uno studio di un’altra società in Emilia Romagna. L’ipotesi di reato è di evasione fiscale in relazione ai redditi di Paoli nel 2008. Secondo l’accusa il cantante avrebbe portato illecitamente soldi in Svizzera. Si tratterebbe di circa 2 milioni di euro

Il collegamento sussiste nel tipo di persona che va a presiedere un'organo che come ho linkato all'inizio ha nel suo istinto delinquere e per quello, al suo vertice deve starci una figura rappresentativa (dell'Italia?) dell'azienda. La persona Gino Paoli in questo momento è sotto accusa non la SIAE, tentiamo di chiarirlo ma il fatto che abbia lasciato le redini potrebbe essere un buon punto dal quale ripartire se non altro con qualcuno che magari non ha 80 anni, magari non delinque, magari rispetta le leggi UE riguardo i diritti d'autore e magari dialoga col governo per modernizzare gli statuti. 


Share on Google Plus

About Edoardo

YDBCN è un collettivo di persone disagiate che odia la musica
    Blogger Comment