Risentire i Dragonforce mi catapulta con violenza nel lontano 2008 dove Guitar Hero segnava le mie giornate, dove Valley Of The Damned scandiva i miei pomeriggi. La formazione dei prodi Sam Totman ed Herman Li resuscitano il dragone con grande fierezza ed inanellano il primo cd veramente riuscito da Sonic Firestorm. Questo Maximum Overload suona in modo meno progressivo ed ultra ragionato, canzoni più dirette, vortici d'assoli, blast beat, ritornelli molto più classici che Power Metal. Ho apprezzato tantissimo questo nuovo taglio cercando di riprendere un concetto brevemente accennato nel precedente cd, il nuovo cantante su questo ha dato una grossa mano, finalmente un vero frontman capace di realizzare ritornelli e strofe con ottima inventiva senza risultare eccessivamente ripetitivo, limite insuperato nel corso di 4 cd dal precedente cantante. Buona anche la varietà nella tracklist che non si perde in troppe ballad e conclude con una cover azzeccata, secondo me, di Jhonny Cash. Dopo una prima metà scintillante "The Sun Is Dead" è forse il primo passo falso opportunamente cancellato dall'altro singolone "Defenders", le due tracce seguenti perdono un po' di smalto e la finale cover, che può piacere o meno come riadattamento, ha comunque dei punti convincenti. Non un capolavoro epocale ma infiniti pianeti avanti le ultime due pubblicazioni, molto più maturo e finalmente le straordinarie doti tecniche non si perdono nella vaghezza dei guitar heroes. Lavoro coriaceo e granticio.
Dragonforce - Maximum Overload : Colpo grosso al Drago Rosso
2014
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Dragonfcorce
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Heavy Metal
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Matt Heafy
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Maximum Overload
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Power Metal
,
Trivium
Edit
Risentire i Dragonforce mi catapulta con violenza nel lontano 2008 dove Guitar Hero segnava le mie giornate, dove Valley Of The Damned scandiva i miei pomeriggi. La formazione dei prodi Sam Totman ed Herman Li resuscitano il dragone con grande fierezza ed inanellano il primo cd veramente riuscito da Sonic Firestorm. Questo Maximum Overload suona in modo meno progressivo ed ultra ragionato, canzoni più dirette, vortici d'assoli, blast beat, ritornelli molto più classici che Power Metal. Ho apprezzato tantissimo questo nuovo taglio cercando di riprendere un concetto brevemente accennato nel precedente cd, il nuovo cantante su questo ha dato una grossa mano, finalmente un vero frontman capace di realizzare ritornelli e strofe con ottima inventiva senza risultare eccessivamente ripetitivo, limite insuperato nel corso di 4 cd dal precedente cantante. Buona anche la varietà nella tracklist che non si perde in troppe ballad e conclude con una cover azzeccata, secondo me, di Jhonny Cash. Dopo una prima metà scintillante "The Sun Is Dead" è forse il primo passo falso opportunamente cancellato dall'altro singolone "Defenders", le due tracce seguenti perdono un po' di smalto e la finale cover, che può piacere o meno come riadattamento, ha comunque dei punti convincenti. Non un capolavoro epocale ma infiniti pianeti avanti le ultime due pubblicazioni, molto più maturo e finalmente le straordinarie doti tecniche non si perdono nella vaghezza dei guitar heroes. Lavoro coriaceo e granticio.
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