Fanculo tutto e tutti, i Gorgasm sono tornati!
A spazzare via tutta la merda plasticosa che sta assalendo in maniera preoccupante l'emblematico mondo del brutal death metal, ci hanno pensato loro con il quarto full length "Destined To Violate"!
Quello che distingue i Gorgasm dal trilione di band brutal in circolazione, è il fatto di presentare il tutto in maniera nuda e cruda senza perdere il cervello in fase di post-recording per cercar di far risultare l'ambaradan troppo curato e perfettino.
"Masticate To Dominate", IL loro capolavoro senza se e senza ma, questo ti faceva intuire; più violenza diretta e meno pippe dietro al set.
In questo graditissimo ritorno la solfa non cambia, 40 minuti circa di pura veemenza condita da rallentamenti con tanto di palm-muting molto slammeggiante stile Skinless, le consuete strilla di ragazze spaventate usate come intro e un sacco di melodie, per i canoni del brutal s'intende.
Per un orecchio poco allenato questo suonerebbe come un classico disco brutal, l'efficienza per apprezzarlo al pieno sta infatti nei dettagli, in quello che in 4 ascolti non riusciresti a capire ma in 5 sì.
La bellezza dei dischi sta nel fatto di dedicargli innumerevoli ascolti così da poter mettere insieme tutti i pezzi del puzzle ed arrivare a capirlo per ciò che è realmente; per quanto riguarda i cd dei Gorgasm invece, più li sentirete e più verrete immersi nel loro oscuro mondo in disfacimento, arrivando ad amare questa band alla follia, ma senza esagerare con gli ascolti giornalieri.
Per quanto riguarda lo stile del growl, immaginatevi il bassissimo grugnito di Frank Mullen ed il malefico raspier di Glen Benton integrati in un'unica persona; penso di aver reso bene l'idea.
La produzione è di livelli stupefacenti, non solo sottolinea in maniera chiara e concisa ogni elemento, ma risulta ben equilibrata tra alti e bassi con la voce di Damian che attraversa bene il tutto segnando un taglio ben preciso.
I riff rappresentano il piatto caldo; ti arrivano sempre dritti in faccia con una potenza inaudita, molto più tecnici di quanto possa sembrare e tu ascoltatore rimani di stucco ogni volta. Prima parlavo di dettagli, ed è proprio grazie alle due chitarre di Damian e Ryan che essi si manifestano più esplicitamente, anche se più ascolti gli concederete più ne troverete.
Sembra paradossale, ma di gruppi simili non me ne vengono proprio in mente (per certi versi si avvicinano molto gli Unfathomable Ruination), perché i Gorgasm seppur facendo un genere oramai necrotizzato come il brutal death metal, hanno un loro preciso stile, un personale song-writing inarrivabile sotto certi punti di vista.
I Gorgasm sono probabilmente il gruppo più brutale sulla faccia della terra perché lo sono di natura e gli viene spontaneo scrivere certa roba, non perché vogliono esserlo a tutti i costi facendo di tutto per riuscirci (ogni riferimento è puramente casuale).
Per cui se i suoni finti vi hanno spolpato i maroni, i Gorgasm esistono proprio per questo.
Marco Gattini
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