Vampire Squid - Nautilus World


Come per gli Slugdge, i Vampire Squid rientreranno nella classifica di "ve lo avevamo detto".
Il talento è cristallino, il Death Metal ha bisogno di nuove forze e vere teste dietro un genere lasciato in mano a quattro coglioni col ciuffo che sanno fare solo breakdowns.

I Vampire Squid seppur suonino molto "deathcore" riescono ad ambientarsi perfettamente nel panorama tech-death ed inanellano una serie di canzoni una migliore dell'altra. Costruiscono dei trademarks, c'è una omogeneità di fondo e tutto il lavoro suona come se fosse sviluppato per iniziare e finire in questo determinato modo. E' di difficile ascolto per via dei continui cambi, le uscite progressive e le migliaia di dissonanze ma è anche vero che con un po' di sforzo, ascoltandolo non due ma quattro volte ci si rende conto che di cd così ben scritti, ispirati ma sopratutto studiati ce ne sono pochi. Quest'anno solo gli Slugdge hanno dato dimostrazioni di queste capacità. Il crossover tra generi è diventato essenziale per sfornare roba che suoni fresca ma se per i suoni e qualche elemento più groovy vorreste etichettare il calamaro vampiro come la classica band Deathcore vuol dire che non avete colto Nautilus World nella sua essenza.
Se per un attimo smettete di pensare di inquadrare le band e vi focalizzate sulle ritmiche, sugli incastri e sui pattern di batteria noterete subito che nel maelstrom di violenza generato c'è un filo logico. Ci sono riff di richiamo e parti più catchy o distintive che servono a distinguere le canzoni.
Tutti elementi che oramai dovrebbero essere scontati ma che risultano assenti nella totalità o quasi delle uscite.

I Vampire Squid hanno non solo il merito di aver scritto un cd ispirato ma di non essersi assestati su una moda o su un canone, hanno studiato le loro composizioni, anche troppo, ma è anche questo tocco matematico che dona al cd quest' aura cyber-spaziale che personalmente amo da morire. Quell'aura che vorrebbero creare i Rings Of Saturn con 500 note che questi californiani con la metà di esse riescono a rendere benissimo.
Essenzialmente un album perfetto ma la mancanza di ritornelli e delle parti troppo cervellotiche mi impediscono di dare la votazione piena a Nautilus World.



 Edoardo Del Principe


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YDBCN è un collettivo di persone disagiate che odia la musica
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