La staticità del gruppo sembra quella di chi suona da 25 anni lo stesso genere e non è che il genere stesso sia evoluto più di tanto ma almeno ampliare gli orizzonti, cercare melodie diverse (vedi Septycal Gorge) e qualcosa che possa motivare l'ascolto di nuovo materiale. Invece qui troviamo un'altro tentativo di proporre il Brutal US in Italia. Purtroppo ora la cosa è così inflazionata che la meraviglia e lo stupore dei loro primi brani è completamente svanita perchè siamo abituati ad avere questo tipo di materiale anche qua. Per carità, le canzoni sono anche belle, Larvae Of Eden ben più della prima, ma il poco coraggio mostrato dalla band italiana mi lascia un po' triste in virtù del fatto che se vuoi veramente fare quel salto di qualità non puoi rimanere a fare la band di serie B del roster della Comatose Music. Non dico di metterci le sinfonie come i Fleshgod ma ci vuole qualcosa di veramente più forte, ci vuole il coraggio di cambiare leggermente direzione, reinventarsi, spostare il proprio baricentro. La voce è uno dei punti più statici del gruppo che non riesce veramente ad essere un punto in più o meno nel contesto del sound, non interpreta, non aggiunge, non toglie. Guardare ad una realtà come i Bloodtruth che senza scrivere niente di nuovo ha comunque dato un proprio taglio al genere con la semplice introduzione di canti gregoriani. Non ci vuole molto, ma i LoD stentano a fare quel salto di qualità che ci aspettiamo almeno dal 2011.
Recensore: Edoardo Del Principe
SENTENZA: Odiamo il mondo
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