Dopo una serie di album tutti di gran livello arriva Luminiferous, riferimento di natura direi tendenzialmente esoterica all'ipotizzato "luminiferum medium", ossia l'Etere, il veicolo della luce, successore di De Vermis Mysteriis e si presenta come un disco degli High On Fire con tutti i crismi. La produzione esalta al meglio la proposta molto riff-based della band californiana dando una grande spessore ai suoni di chitarra e ovviamente alla voce di Pike, che funge da mattatore unico della situazione, sa incantare dalle bordate Thrash dell'opener The Black Plot allo passando per la seconda traccia Carcosa dove emerge al meglio l'anima Stoner della band fino Space Rock degenerato di The Cave accompagnata in stacchi acustici suonati con il Saz. Il resto della band assume, un po' una funzione di contorno, anche se va notato il bellissimo lavoro della sezione ritmica che regge appieno il ritmo imposto da Pike, sia esso sguaito e Thrasheggiante oppure voglia tendere all'intimistico. Da notare soprattutto i fill di batteria di Des Kensel, mai banali e non previdibilmente posizionati e il moderato, ma incisivo uso della doppia cassa. Gli High On Fire in Luminiferous riescono soprattutto a fare un disco che si imprima nella mente dell'ascoltatore in modo pressoché istantaneo: è impossibile non lasciarsi affascinare dal ritornello della summenzionata opener The Black Plot e a mio avviso soprattutto dalla magnifica The Falconist. Un brano che molto deve all'Heavy metal classico del quale si può dire molto: è ruffiano, è facile, non riserva molte sorprese, ma è un cazzo di brano Heavy Metal fatto come Dio o forse più Satana comanda. È una di quelle canzoni che non ti stanchi di sentire neanche alla decima volta di fila (e vi giuro è successo) e che dalla prima volta che senti sai già tutto il testo. Anche lo stacco di semi-calma con The Cave contribuisce allo sviluppo del disco lasciando il dubbio su cosa ci avvia, ma la furia della title-track fa pensare un finale col botto, quando invece si va in chiusura con The Lethal Charmer un pezzo che resta in bilico tra la lentezza dei ritmi e la crudezza dei riff andando in direzioni quasi Sludge Doom. Insomma un gran modo per chiudere un'altra ottima prova degli High On Fire, coniugando al meglio tutte le anime della band. Monumentale.
Tracklist
The Black Plot - 5:31
Carcosa - 7:11
The Sunless Years - 5:06
Slave the Hive - 3:50
The Falconist - 6:06
The Dark Side of the Compass - 5:30
The Cave - 7:40
Luminiferous - 4:03
The Lethal Chamber - 8:49
SENTENZA: ∆
Blogger Comment