La location scelta è l'enorme Estragon di Bologna e le premesse per una buona riuscita ci sono tutte.
La serata ha inizio a orari "europei" (per la fortuna di molti e le bestemmie di tanti):18:30 e si inizia, piccolo intro e i Northlane sono sul palco.L'hype intorno a questa band negli ultimi mesi è cresciuta parecchio soprattutto a causa della dipartita del cantante Adrian Fitipaldes e della ricerca tramite audizioni su YouTube del sostituto, scelto un mese dopo nella figura di Marcus Bridge che aveva lasciato una bella impressione nel web.Impressione che solo in parte è riuscito a ripetere in sede live soprattutto negli scream e nell'attitudine da frontman che ancora deve sviluppare.Certo, ritrovarsi nel giro di qualche settimane da essere "quasi" nessuno a fare tour in Europa, non è una cosa facile.L'impegno ci sta e comunque si sentono sia le potenzialità del nuovo entrato (nelle parti melodiche in particolare), sia riguardo al resto della band.Diciamo che come prima volta può andare ma i ragazzi devono fare ancora un pò di strada.Come antipasto può andare.
Northlane setlist: Genesis & Scarab, Rot, Worldeater, Aspire, Quantum Flux.
Veloce cambio palco ed è il turno dei Carnifex, deathcore band nota ai molti ma sempre vissuta nell'ombra dei più apprezzati Suicide Silence.Nei circa 30 minuti riescono a riassumere la loro rabbia fatta di breakdown spaccatimpani e doppiopedale sparato a mille, condita dalle urla di Scott Lewis.Il pubblico(per la maggior parte formato da nuove leve)sembra apprezzare la violenza della band che alla fin fine fa il suo semplice compitino.Nulla di nuovo sul fronte occidentale direbbe qualcuno, ma questi sono i Carnifex, prendere o lasciare.
Carnifex setlist: Deathwish, In Coalesce With Filth and Faith, Hatred and Slaughter, Dark Days ,Die Without Hope ,Lie to My Face, Hell Chose Me
Il locale va intanto riempiendosi , anche alla fine non ci sarà il soldout, a pari passo con l'attesa per i quasi co-headliner(come previsto in altre date dello stesso tour).E' ora di cena ed è il turno degli HSB. Per il sottoscritto fare un analisi oggettiva risulta molto complessa visto che la ritengo la mia band preferita di sempre, tuttavia ci proverò! La band tedesca dal punto di vista musicale è sempre stata una garanzia sia sul disco che live soprattutto e l'enorme popolarità (in primis in patria) ne è la conferma.Anche stasera sono impeccabili, senza sbavature o errori, ma a causa di qualche brano poco incisivo della scaletta, di una non perfetta regolazione di volumi e di una non completa voglia di spaccare tutto, non convincono a pieno (ahimè).Quando partono gli inni (Voice Of The Voiceless e Endzeit in particolare), il pubblico risponde alla grande tra wall of death e circlepit e molti sembrano apprezzare. Marcus e soci ormai sono ben che affiatati, ma per chi li ha visti già 6 volte e in diverse situazioni questa non è stata la loro miglior performance, peccato.Promossi ma con sufficienza.
Heaven Shall Burn setlist: Voice of the Voiceless, Land of the Upright Ones, Combat, The Omen, Hunters Will Be Hunted, Black Tears, The Disease, Counterweight, The Worlds in Me, Endzeit , Like Gods Among Mortals (soggette ad errori del sottoscritto)
Senza ombra di dubbio la maggior parte dei paganti era lì solo per loro, i Parkway Drive.E guardandoli live se ne capisce il motivo:rappresentano la classica band DA LIVE.L'energia e il coinvolgimento che riescono a dare dal palco è sempre stato il loro punto forte.Qui in veste di headliner, con palco completo e set scenografico che richiama il video di "Wild Eyes".E' proprio questo il brano che apre le danze:sing-along del pubblico, cannoni che sparano coriandoli e via!Winston McCal riesce da subito a coinvolgere tutti, sorretto dal resto della band ormai rodato da tour su tour.Vengo riprese nuove canzoni e vecchi classici che caricano di energia i presenti.I volumi sono quasi perfetti e tutto scorre liscio come l'olio.L'aria di soddisfazione ormai riempie il locale e dopo un'oretta e più di show i 5 australiani salutano i presenti.
Somo le 23 e la serata è conclusa.
Risultato finale:non sarà stato il #touroftheyear come spacciato, ma sicuramente una buona serata.Forse una band in più poteva aumentare leggermente lo spessore finale (visto anche l'orario di inizio/fine), ma visto come vanno le cose ultimamente può andare.Avanti con il prossimo!
Parkway Drive setlist:
Wild Eyes, Sleepwalker, Karma, Dream Run, Idols and Anchors, Dark Days, Deliver Me, Mutiny, Home Is for the Heartless, Horizon, Carrion (soggette ad errori del sottoscritto)
Live Report a cura di Alex
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