Difficilmente si riesce a digerire un disco Slam da oltre 30 minuti e le cose non cambiano nemmeno davanti agli Acranius.
L'esordio dei tedeschi con "When Mutation Becomes Homicidal" fu un qualcosa che riuscì per un certo senso a dare una ventata d'aria fresca al genere; presentando uno Slam con sfumature prettamente Hardcore che ti aiutavano a ritrovarti, ti esaltavano per alcuni secondi e cosa ancor più importante ti facevano ricordare il pezzo.
Un anno e qualche mese e gli Acranius si sentono già pronti per il secondo full: "Dishonor".
E come funziona per l'addizione e la moltiplicazione, ovvero cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia, così va per i tedeschi che sostituendo cantante e batterista, trovano sempre la stessa perseveranza.
Taglio netto sulla durata e sul numero dei pezzi, disco più compatto e ancor più univoco.
I nostri inoltre, han voluto puntare più su riff Death Metal, riducendo l'anima "Yo" che li identificava in parte nel precedente capitolo: in fin dei conti fanno pur sempre Slam.
Per cui meno snapback e più muscoli, anche se i breakdown con gli accenti sporcati, in questo caso da Kevin, saranno costantemente sempre ben presenti.
Disco tutto sommato passabile, delle piccole migliorie rispetto a "When Mutation Becomes Homicidal" ci sono, anche se spero vivamente che i tedeschi non prendano la fatidica e insostenibile (se parliamo di buoni lavori) media di un disco all'anno; il fatto che l'abbiano rilasciato a fine anno mi fa ben sperare che non sia così.
Se siete dei brutallari che hanno lasciato la ragazza perché non sapeva chi fosse il primo cantante dei Cryptopsy, e volete avvicinarvi all'Hardcore, gli Acranius potrebbero fare al caso vostro.
Tracklist:
01. Expulsed To The Worthless
02. Unit 731
03. Engelmacher
04. Zero Tolerance
05. Dishonor
06. Purveyors Of Barbarity
07. Frenetic Aggression
08. Dominator
09. Embodied Rampage
10. Arson
SENTENZA: Belli i Tremors nella copertina
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