Il suono di una chitarra accanto ad un fuoco scoppiettante e all’ululato di un lupo introducono al miglior CD nella storia degli Elvenking, gruppo italiano formatosi a Sacile nel 1997. Che dire di “King of the Elves”? Brano ritmato e connubio di stili diversi, è come ascoltare quattro canzoni in una! Gli Elvenking hanno messo in questo pezzo tutti, ma proprio tutti, gli stili della loro precedente discografia, per chi non li avesse mai ascoltati, da questo brano si può comprendere tutta la linea musicale degli Elvenking in 12 minuti, con la sorpresa della bellissima voce di Amanda Somerville verso la fine del brano a dare quel tocco di dolcezza che mancava nella prima parte della canzone. Passiamo ora al brano che ha introdotto il nuovo album.“ Elvenlegions” è quella che si potrebbe definire “ La canzone per i fan” . E’ orecchiabile, energica e i cori si prestano molto ad essere intonati durante un concerto live, ed anche qui ritroviamo la loro particolare linea musicale, un miscuglio tra il power metal ed il folk irlandese. Seguono “The Druid Ritual of Oak” e “ Moonbeam Stone Circle”, per dare un altro concentrato di energia fino all’arrivo di “ Towards the Shores” melodica, dolce, ricorda molto una ballata. Qui Damna assume il ruolo di cantastorie mentre il tutto viene amplificato dal suono del violino di Lethien. Ma ora andiamocene dal mondo dei sogni! E’ il momento di - “Pagan Revolution” – il pezzo più esplosivo dell’album, non riuscirei ad attribuirgli un altro aggettivo. Ma, se c’è un pezzo che veramente merita di essere presentato, quello è “ Witches Gather” , la canzone di chiusura dell’album.
E’ un pezzo che a dire il vero non ci si aspetta dagli Elvenking ma che dimostra che il gruppo è cresciuto moltissimo musicalmente, anche la voce di Damna è migliorata molto rispetto al precedente Era. Solitamente non apprezzo l’utilizzo del growl ma devo dire che in questo caso è stata una scelta azzeccata, i cori e gli strumenti sono sapientemente utilizzati, anche il testo della canzone è bellissimo! Non sono riuscita a trovare in otto minuti un singolo punto che non mi sia piaciuto. I fan reclamano “The WinterWake” come il loro capolavoro, come l’album con i pezzi migliori… ma lasciatevelo dire…”The Pagan Manifesto” è infinitamente migliore di “The Winter Wake”, non c’è paragone, come ho scritto all’inizio questo è il miglior CD nella storia di un gruppo che non finisce mai di sorprendere e che consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere.
Copertina a cura di: “Machine Room Design” – Rhett Podersoo
Album Pubblicato da: AFM Records
Copertina a cura di: “Machine Room Design” – Rhett Podersoo
Album Pubblicato da: AFM Records
Recensione scritta da Amy
Tracklist:
1. The Manifesto
2. King of the Elves
3. Elvenlegions
4. The Druid Ritual of Oak
5. Moonbeam Stone Circle
6. The Solitaire
7. Towards the Shores
8. Pagan Revolution
9. Grandier's Funeral Pyre
10. Twilight of Magic
11. Black Roses for the Wicked One
12. Witches Gather
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