"A World only lit by fire" è un disco perfettamente inserito in quello che è sempre stato lo schema dei Godflesh, però con una piacevole aggiunta: l'ottava corda alle chitarre si fa sentire in modo importante, raggiungendo note cupissime che danno una ventata di aria fresca al progetto in stallo da più di un decennio. Riprendendo il discorso della chitarra e analizzando il guitar work in tutta la sua interezza possiamo notare come Justin sia stato capace ancora una volta di proporre un riffing perfetto per il genere del gruppo, ripetitivo e quasi ridondante, al limite del sopportabile, che viene esaltato molto bene dalla produzione che rende il suono della chitarra cavernoso come sarebbe dovuto essere sin dagli albori. Riff come quello base di "Shut Me Down" o "Curse us all" non si sentivano dai tempi di "Selfless" o del già osannato "Streetcleaner". G.C. Green, il bassista e programmatore della batteria ha creato un comparto ritmico perfetto per il lavoro fatto da Broadrick, infatti basso e batteria creano un muro ritmico stabile, anch'esso ripetitivo, per sostenere il guitar work.
Una cosa su cui vorrei soffermarmi prima di concludere è la produzione del disco, i due membri infatti lasciano da parte totalmente la componente Lo-Fi che caratterizzava i primi lavori del gruppo per concedersi totalmente a una produzione possente che valorizza a pieno ogni parte del disco.
Insomma, Justin e G.C. non hanno deluso neanche questa volta; "A world only lit by fire" è un album degno del nome dei Godflesh.
Tracklist
1. "New Dark Ages" 4:51
2. "Deadend" 5:07
3. "Shut Me Down" 4:26
4. "Life Giver Life Taker" 5:27
5. "Obeyed" 5:35
6. "Curse Us All" 3:46
7. "Carrion" 6:05
8. "Imperator" 4:26
9. "Towers of Emptiness" 6:34
10. "Forgive Our Fathers" 7:40
Total length: 53:57
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