Monolord, signori dello Stoner Doom


Conosciuti grazie ad un amico abbastanza infognato col singolissimo Emptiness Rising scopro con stupore che il loro nuovo cd è uscito (relativamente) da poco (recensione scritta vicino la pubblicazione ma pubblicata per motivi di cose molto più in la). Mi cimento nell'ascolto su bandcamp e ne rimango estremamente soddisfatto. Partendo dal fatto che qui si prende a piene mani dagli Sleep qualunque riff e qualunque pattern praticamente, quello che fa questo trio svedese è da mettere in un altare e venerare. Dal delay psicheledico adottato alla voce, alla tavolozza/astronave di pedaliera che regala alla chitarra una moltitudine di suoni gagliardi, le tracce di Vaenir suonano in modo inconfondibile. Suoni grassi e caldi, monumentale il lavoro ritmico che incastona perfettamente riff ridondanti senza toglierne l'appeal, certi stop n go risultano oltre modo efficace e l'headbanging è praticamente istantaneo alla prima Cursing The One. L'altro "singolo" è senza dubbio Died A Million Times che riesuma arpeggi di basso ultra effettato che lega una canzone divisa praticamente a metà tra due riff, uno più rotondo e scorrevole e l'altro più pachidermico e straziante.
Il punto forte di tutto questo secondo capitolo è il non fermarsi al limite indispensabile per fare stoner ma aggiungere una solista che fa la differenza, caratterizzare i passaggi vocali con ritornelli e non lamenti (cosa che al primo ascolto può sembrare). C'è da dire che i due singoli spiccano in modo vertiginoso rispetto le altre canzoni che sono semplicemente ottime comprimarie piene di spunti interessanti che raggiungono la medesima profondità di songwriting di Cursing The One ma non hanno riff belli, semplicemente, come quest'ultima. Questo è quanto basta per rendere questo cd un "Must Have" tra gli amanti del genere!


Tracklist

1. 
2. 
We Will Burn 07:19 
3. 
Nuclear Death 06:38 
4. 
5. 
6. 
Vænir 16:49

SENTENZA: May Dire Monolord


Recensore: Edoardo Del Principe 


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