Sharks Attack: Black Fast - Terms Of Surrender


I Black Fast tornano dopo un eccellente debutto e si giocano la carta dei Mana Studio di Erick Rutan che si riconferma alla grande come il miglior produttore degli altri ed il peggiore di se stesso. Questo nuovo "Terms Of Surrender" riprende da dove ci eravamo lasciati un paio di anni fa con molti riff, pezzi elaborati e un discreto appeal melodico. Questa volta la band pare arrancare sulle composizioni più lunghe non riuscendo a dare quello sprint che band come Vektor ci hanno abituato, la band pare aver avuto tra le mani un lotto di riff su cui giostrare un album ed ha cercato più con la batteria che con le asce di dare quel "più" che nel debutto abbiamo sentito.
Non posso esimermi dal dire che comunque l'album è altamente sufficiente ed anzi presenta una canzone che probabilmente vale più di 10 album pieni di canzoni buone. I Conspire è assolutamente il diamante della band, la loro miglior composizione, giocata su pochi giri ottimamente orchestrati e strutturati, ottimi sali e scendi e perfetto uso del main riff, un'eargasm totale, dosato alla perfezione, non stanca mai.
Nel complesso il cd non ha cali, risulta piacevole nonostante le digressioni progressive risultino sempre evitabili, non ci dispiacerebbe vedere questa band evolvervi verso un lato più estremo e semplificato e lasciare accessibili le composizioni anche al primo ascolto (come I Conspire). C'è tanta soddisfazione in questo secondo capitolo della band americana ma ancora manca qualcosa per sentirsi pienamente soddisfatti da un loro album, attendiamo l'ultimo salto di qualità perchè il potenziale c'è.


SENTENZA: Riff lord




Recensore: Edoardo Del Principe




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