Perchè fai musica


Ci sono innumerevoli ragioni per le quali intraprendere una vi(t)a artistica nella musica; è il sogno di tante persone, molte con motivazioni nobili, altre meno. Per questo vorrei che nel mio mondo utopico chi si cimentasse in questa arte abbia ben chiare le ragioni. Non è una paranoia ad minchiam di chi ascolta quasi sempre gruppi underground ma è un ragionamento che potrebbe interessare molti, il modo in cui i musicisti vedono la musica.

Musica come terapia: c'è chi suona perchè ha bisogno di non pensare ad un cazzo quelle 3 ore settimanali alle prove, chi deve suonare a casa esercitandosi per staccare la spina, fare dei bei assoli blues per il piacere della melodia che allevia tanti pensieri in testa

Musica come maschera ed identità: c'è chi si identifica nello stereotipo della musica che fa, chi fa il Lemmy Kilmister e chi l'Axl Rose, è un modo per emulare od attirare l'attenzione, spesso un modo per sentirsi parte di un movimento e di una cerchia di persone e rispecchiarsi riguardo simili gusti ed ideali che porta avanti tale musica.

Musica per apparire: chi mette da parte il lato artistico e fa musica per diventare qualcuno, senza mai fermarsi a pensare se ha veramente qualcosa da dire, senza impegnarsi nel migliorare, senza impegnarsi nel progredire a costruire qualcosa che gli piace ma fa quello che fa, qualunque genere, per mettersi in mostra. Come frontman, per far vedere i tatuaggi, per far vedere che è bravo a suonare uno strumento, per fare il videoclip e metterlo su Blank TV.



Musica come forma di alienazione: chi suona o canta perchè oramai lo fa da tanto ed allora continua senza chiedersi veramente se c'è qualche stimolo dietro il fatto che lo fa. La routine dell'essere sul palco con una cover band, del suonare per dare sempre lo stesso show e la stessa scaletta al pubblico. Quando la musica viene ripetuta in modo schematico come nel liscio senza anima solo per il profitto o per abitudine.

Musica come discorso elitista: chi si cimenta in un genere particolare progredendo un discorso sempre più estremo od elitario, spesso ermetico, spesso da soli. Coloro che credono che nella musica vi si trovi la loro "fortezza della solitudine" dove poter esplorare anche in modo introspettivo se stessi ed il genere che si fa. Essenzialmente chi fa una musica particolare più per il gusto personale di farlo che per cercare chissà quale approvazione.

Musica come ragione d'insieme: chi si cimenta nella musica come in uno sport di squadra, quelli che lo fanno per creare unione in un progetto o per integrarsi in una cerchia. Chi crede nel gruppo come qualcosa più di 5 persone che suonano assieme.

Musica per businness: chi inizia a suonare per guadagnarsi da vivere in modi più o meno rispettosi dell'arte. C'è chi vuole suonare canzoni d'altri, chi per vendere un prodotto, chi insegnare, chi mettersi a disposizione di un insieme per riproporre sinfonie classiche. Chi rispetta la propria arte in modo tale da trarne profitto e rendergli merito (non sempre).

Musica per gli altri: chi crede che organizzare concerti, sbattersi a manetta dietro gente che ti fa impazzire, dare soldi alla SIAE, alla fine della fiera dia soddisfazione. Per creare intorno a se un punto di ritrovo sperando ovviamente di camparci e magari avere stima e rispetto di altri. O anche chi si mette a disposizione per rendere fisico il lavoro ideale di un gruppo, chi registra per la soddisfazione di oggettivare la musica.


In generale si può fare musica in tanti sensi, l'importante è portare rispetto all'arte, poi in che maniera te sia al servizio di essa non importa. Non c'è un modo giusto o corretto di farlo, l'importante è dare il giusto peso alle cose, essere prima persone che artisti o produttori o manager. In un mondo dove la musica è un bene di lusso non c'è più la tranquillità mentale nel dire "okay provo a fare il musicista" perchè si parte col presupposto che finirai a fare la fame per 800 euro stando in giro mille giorni a fare l'operaio e suonare 1 ora o meno. E allora? Questa è la vita che potrebbe capitarti ma non è una tragedia se ami quello che fai. Se ti pesa vuol dire che non stai facendo tutto con le giuste motivazioni.

Share on Google Plus

About Edoardo

YDBCN è un collettivo di persone disagiate che odia la musica
    Blogger Comment