Hellucination - Katabasis


I Romani Hellucination arrivano finalmente al grande traguardo del Full Lenght.
La band, giusto per dare un indirizzo generale, si assesta a metà tra il Melodic Death Metal ed il Deathcore (quello bello no la merda lavica di 000 a cazzo di oggi) con parti più o meno bilanciate di ambedue gli elementi.
Partendo dalle cose che non vanno posso sicuramente dire che i suoni di batteria uccidono gran parte del groove, il doppio suona troppo finto e ritoccato, non ha dinamica e soffoca totalmente la botta del basso. I tappetti di doppia cassa, per concludere, sembrano veramente estranei al cd come se fosse riscritti (non mi spingo a dire che è una drum machine dato che hanno un batterista e potrei correre in errore),
Altra cosa che non va, in parte, è il cantato che è troppo statico e poco interpretativo delle parti. Se a livello ritmico spesso si trovano stratagemmi e pattern interessanti ed incalzanti il fatto di non alternare lo scream o almeno di cambiare tonalità al growl taglia le gambe a molte parti dove i riff melodic death metal avrebbero richiesto uno sforzo d'enfasi e di interpretazione. L'apice del limite si vede su Take This Life, celebre canzone degli In Flames che mette in mostra i limiti di un cantato sin troppo mononota e che riesce a far perdere di impatto alle parti più aperte e "bagna-fregna".
Lodi a non finire andrebbero scritte sul riffing costantemente ispirato, sul pezzo, macinatore, aggressivo e riflessivo quando serve dosando pienamente le influenze dei Death (Silenced e Rot in Hell) più progressivi. Buona la personalità su alcune scelte più ariose dove l'istinto alla bella melodia si unisce con una proficua abilità ritmica creando quei riff "a la At The Gates" che spingono veramente all'headbanging più assassino.
Insomma, il cd soffre di quelle inesperienze tipiche di chi si cimenta per la prima volta su un grande passo, va dato merito che non esistono filler ed il cd è pieno zeppo di idee e di riff dall'inizio alla fine.
Da questo punto di vista Katabasis è promosso a pieno dato che è stato uno dei rari casi di prodotti indipendenti che è riuscito a farmi stampare in testa diverse canzoni ed una dozzina di riff. C'è ciccia, c'è tanta ciccia!

Tracklist:
1-Intro
2-No Sun
3-Shepherd of Vileness
4-Kill It
5-Silenced
6-Ephemeral (feat. Francesco Artusato of All Shall Perish and Devil You Know)
7-Rot In Hell
8-Exile the Deviant
9-Katabasis (feat. Enrico Schettino of Hideous Divinity)
10-Undead
11-Take This Life (In Flames cover)

Recensore: Edoardo Del Principe

SENTENZA: Kawaiii




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