Recensione: Lord Dying - Poisoned Altars


Forse qualcuno mi odierà dopo che avrà letto questa recensione, dato che leggendo vari commenti al riguardo di questo disco ho notato che c’è stato un buon livello di apprezzamento generale, ma proseguiamo lo stesso, trattando uno disco fresco del gennaio 2015, seconda release della band Lord Dying, successore di quello che fu un buon debutto, ovvero “Summon the Faithless”. Ho adorato il titolo e l’artwork di questo nuovo “Poisoned Altars”, e avrei voluto apprezzare allo stesso modo anche le otto tracce contenute nel disco. Ho durato molta fatica ad inquadrare a pieno lo stile che i Lord Dying hanno cercato di trasmettere con questo disco, ed è proprio questo che mi ha portato a dare un giudizio abbastanza negativo. Sludge, Thrash, a volte Death.. Questo disco presenta moltissime influenze, che vanno ad intrecciarsi col filone Sludge della band, che resta il filo conduttore della loro musica. Il disco presenta qualche brano interessante come “A Wound Outside of Time”, dove la band va oltre i propri limiti musicali, sperimentando sonorità nuove e molto meno violente e dirette delle precedenti. Dopotutto il disco scorre abbastanza bene, in questi 34 minuti di durata si può assistere ad un cambio stilistico repentino da canzone a canzone, che a volte risulta esser azzeccato, altre completamente fuori luogo. La Title Track che apre il disco lo fa nel migliore dei modi e “Darkness Remains” lo chiude in maniera altrettanto degna. Non saprei dire se questo disco mi è piaciuto o meno. Ho apprezzato le sonorità tipiche di alcuni dischi dei Mastodon, le sferzate violente, ma questo disco mi ha soltanto lasciato un po’ di confusione in testa e poche tracce da ricordare davvero.

Lord Dying, ‘Poisoned Altars’ Full Album Stream

Recensore: Alberto Orbi

SENTENZA: La Fine di Rob Stark!



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