I KILLED THE PROM QUEEN - BELOVED
USURPRESS/BENT SEA - SPLIT
Non ci si poteva aspettare qualcosa di male dalla reunion degli I Killed The Promo Queen.
Dopo 2 album di studio e lo scioglimento,i capostipiti del Metalcore australiano tornano a calcare pesantemente le scene con il tanto atteso "Beloved".C'è poco e tanto da dire.Sin dalle prime tracce si intuisce subito che il livello dell'ascolto sara sempre e costantemente alto con melodie mai banali e strutture ritmiche ben eseguite e calibrate.Su questo infatti verte tutto il contenuto del disco:l'ottima esecuzione da parte di ragazzi che suonano quello che realmente conoscono bene e che amano profondamente.
Nonostante il metalcore conti dalla sua parte un innumerevole numero di band veramente vergognose,gli IKTPQ vogliono mettere subito in chiaro di non appartenere a quella schiera di band,facendo palesemente notare di essere una spanna sopra gli altri,confezionando un lavoro di tutto rispetto che per gli amanti del genere potrebbe essere addirittura il migliore album metalcore dell'anno.
L'ottima produzione non fa altro che corroborare l'ottimo sound proposto dalla band,valorizzando ogni singolo strumento compresa la voce del nuovo vocalist Jamie Hope perfettamente incorporata nel disco.
Di certo,"Beloved" non rinnova o evolve il Metalcore,ma senza ombra di dubbio rappresenta uno degli apici del genere raggiunto negli ultimi anni e a tutti quelli che considerano questo genere una merda,consiglio vivamente di dare una possibilità agli IKTPQ.La soggettività è indiscutibile ma è anche indiscutibile che,oggettivamente "Beloved" è un album pienamente riuscito e che dimostra sopra ogni cosa che le reunion,a volte,funzionano pienamente.
[Francesco Tinella]
7.5USURPRESS/BENT SEA - SPLIT
Ci sono certe band che seguono una logica strana nelle pubblicazioni, c'è chi in 12 anni pubblica due album e chi in 3 anni fa una marea di split, album ed EP. Gli Usurpress appartengono alla seconda. Elogerò sino alla morte il loro cd di debutto come uno dei migliori esempi di unione di Crust e Death Metal. Ovviamente stiamo parlando di Death Metal putrido, infognato, quello svedese saturo di gain. Questo split viene fatto con i Bent Sea, chi? I Bent Sea, CHI? L'ennesima band grindcore di Shane Embury. C'è un minimo di senso logico in tutto ciò? Non proprio.
Vedere un Full fatto a metà da canzoni di una band e l'altra metà dall'altra è forse fuorviante, uno split di solito si conclude con due massimo quattro tracce. Il materiale quindi esposto dovrebbe essere un best of delle band e regalarci momenti altissimi. La verità è che i Bent Sea sono grindcore e nemmeno tanto raffinato, ti danno un cazzotto sui denti e ti dicono pure "Prego!". Gli Usurpress messi a confronto sono dei cagnolini e una traccia come A Tidal Wave Of Fire non me la so proprio spiegare, "e che robba è?" direbbe Yotobi. Otto tracce di un certo tipo di grind non si sopportano, no grazie, non riesco a mantenere la mia attenzione alta e i blast beat mi sembrano tutti grattini alla schiena.
Uno split ideato male e suonato male? Suonato male in parte ma sarebbe bastato meglio dare due tracce agli svedesi e tre al supergruppo grind per riuscire ad apprezzare meglio questa impresa titanica di mischiare non si sa bene cosa con canzoni che probabilmente sono scarti per entrambi. Delusione? Delusione.
Uno split ideato male e suonato male? Suonato male in parte ma sarebbe bastato meglio dare due tracce agli svedesi e tre al supergruppo grind per riuscire ad apprezzare meglio questa impresa titanica di mischiare non si sa bene cosa con canzoni che probabilmente sono scarti per entrambi. Delusione? Delusione.
[Edoardo Del Principe]
5
Slander - Slander EP
Slander - Slander EP
I Veneziani Slander si gettano nella mischia del variegato mondo dell'Hardcore con questo EP che potrebbe benissimo essere un full lenght per la durata, molti gruppi dello stesso genere non si sarebbero fatti problemi a fare album di 16 minuti.
I contenuti ci sono e non stiamo parlando solo di quantità ma anche di qualità. Indubbio il feeling col genere quello degli Slander è un ritorno alle origini con uno sguardo al presente, se l'hardcore dei nostri non ha niente di "metal" è anche vero che non è solo "punk" ma nelle varie tracce si scovano diverse attitudini da quella più NY di "Scavenger" a quella più Post di "The Talking Dead" ed "Atoned For".
Non è facile sapersi destreggiare e riuscire a comprendere un modus operandi musicale che non sia confinato nei territori di un singolo filone. Gli Slander vedono lungo e si fanno amici tutti coloro che ascoltano il genere per vera passione e non per moda, accolgono a braccia aperta sia i più oltranzisti sia chi contagiato da Alpinist e Hierophant cerca ceffoni senza un perchè in tinte oscure e negative. Da sottolineare per ultima cosa è l'immagine del gruppo e il sound scelto, produzione ruvida ma nitida, non troppo chiassosa ma brulicante di sentimento. Il gruppo come stile ed immagine punta a trovate cartoonesche, trash, 80's e lo stupendo video per Scavenger ci riporta, come la cover, ai bei tempi di Beavis e Butthead! Le fasi più Post dell'EP invece fanno navigare la testa e non accentuano, giustamente, l'immagine "cazzona" del gruppo, motivo storpiato ed abusato da troppi senza un vero appeal.
Gli Slander ti sorprendono poichè il loro in-your-face è anche in-your-mind.
[Edoardo Del Principe]
6.5
Malthusian - MMXIII
Se la musica è un mezzo dell'oggettivazione del proprio se, quindi io sono la musica che creo, i Malthisian sono delle persone squilibrate, probabilmente degli assassini, gente che non ha legami con la quotidianità e la realtà. Chi siamo noi recensori per giudicare la follia di una persona? Siamo noi i primi folli che scriviamo queste righe tentando di capire loro.
Death Metal. Ma non la musica, lo stato d'animo, l'oblio, le atmosfere abissali ed insane, la mescolanza di urla improprie, lamenti agghiaccianti e riff dalla timbrica che rintocca note di morte per l'appunto.
Death Metal. Ma non la musica, lo stato d'animo, l'oblio, le atmosfere abissali ed insane, la mescolanza di urla improprie, lamenti agghiaccianti e riff dalla timbrica che rintocca note di morte per l'appunto.
La sofferenza che patisci durante l'ascolto è la stesse delle loro vite e poche volte l'uomo lascia andare la sua razionalità a favore di una così libera e fluida uscite idee che contamina di odio e disprezzo il mondo e le orecchie dell'ascoltatore. Se potessi trovare aggettivi ovviamente mi spenderei a pieni polmoni per classificare in modo dettagliato questo lavoro ma ad essere sincero sono rimasto muto. La litania della loro musica è un lamento che ti artiglia l'anima e va rispettata senza giudizi impuri, che piaccia o meno, questo casino, è arte nella sua forma più estrema ed irrazionale, il voto sotto è solo un metro di paragone per farvi capire quando sia buono o meno il materiale da me ascoltato. Sempre che abbiate il coraggio di ascoltarlo...
[Edoardo Del Principe]
7
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