Parlare dei super gruppi è sempre complicato. Non sai mai dove finisce l'influenza dell'uno e dove cominci quella dell'altro. Specialmente se il super gruppo in questione riguarda il Giappone, terra assai lontana (musicalmente e non) dalle nostre orecchie. Il super gruppo in questione è il non-plus-ultra del movimento 'visual kei', che non sarebbe altro un revival del look glam rock anni '80, ma che non ha nulla a che vedere con la musica di KISS ed affini. Il mini album presentato da poco è un insieme di j-rock con venature meno metal e più rock, con ampie melodie vocali che la fanno da padrone, lasciando pochi spazzi al resto degli strumenti per emergere. Una versione giapponese degli Alter Bridge, mi vien quasi da dire, ma che in sé ha meno frazzionalità. La melodia e la parte più heavy non vengono quasi mai separate del tutto, bensì si amalgamano continuamente senza sosta, a ritmo blando, senza prendere mai strade veloci, concedendosi quel mid-tempo ideale per rimanere spiazzati il giusto. Piacevoli anche gli intermezzi più 'avant-garde', anche se io li definirei più drone, visto che di sperimentale hanno ben poco. Gradevoli anche le incuriosi (assai brevi) delle sonorità acustiche tipicamente giapponesi che non mancano mai in nessun artista nipponico, come a marcare il proprio prodotto e a delineare chiaramente la propria origine. Insieme al mini album è stato allegato un EP di collaborazioni con altri artisti (famosi nel settore) giapponesi che va a rimarcare quanto detto, ovviamente aggiungendo qui e li le varie influenze dei collaboratori, senza mai però uscire fuori dal seminato. Un episodio gradevole d'ascoltare, con una buona produzione. Un prodotto ideale per accostarsi a sonorità diverse e ad una cultura musicale che è assai evoluta, al contrario di quanto si sia sempre detto della musica giapponese, heavy e non.
Tracklist
1.
Leather Field
2.
Dunes
3.
Dot
4.
Foster Mother
5.
雨上がりの優詩
6.
Maniera
7.
白露
8.
Celeste
9.
Focus
10.
雨上がりの優歌
(Feat.
Toshi)
SENTENZA: Toyata, Kawasaky, Yahmaha
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