Recensione: Sagorah - I


Lo volete sapere un trucco? Lo sapete come si riconoscono le band lezze? Quando cerchi la copertina dell'album online e la massima risoluzione è 220x220...

Dovrebbero essere bannate dalla terra le band italiane che si etichettano col death metal della propria regione. Premesso questo "I"

(Io, cioè il loro album si chiama "IO" immaginate una discussione con un ragazzo inglese, -come ti chiami?- Luca - il nome del tuo album? - Io - quindi si chiama luca?)

dei Sagorah è il classico e stereotipato Melodic Death Metal noiosetto e con poche idee che è da 15 anni che perversa la nostra penisola, pochi riff, pochi accordi, interminabili mid tempo, monotonia della voce. Io non posso dire che è merda in modo oggettivo però ci sono stati talmente tanti gruppi che hanno fatto questa cosa e queste identiche canzoni in Italia che mi viene veramente da piangere a non sentire parlare dei Tales Of Deliria che se pur non tutto questo grande metal avevano almeno dalla loro un ottimo batterista che faceva dei up-tempo cazzuti. Poi questi si etichettano "thrash metal" ma sono TUTTI mid tempo con rari sprazzi di Blast, boh.
A parte che di "Melodic" inteso come "Swedish" non c'è niente, è tutto un genere nostro il "boring mid-tempos with growl vocals".
Con tutto il ben di Dio che c'è in giro gruppi mediocri ed anonimi come I Sagorah sono l'ultima spiaggia solo per gli ascoltatori seriali.


SENTENZA: SEGO-ORA


Recensore: Edoardo Del Principe


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