Di rado arrivano alle mie orecchie cd personali e quelle poche volte cerco di capire da dove provenga l'estro geniale. Nel duo americano è molto semplice. Un duo collabora in maniera molto free e friendly, spesso collaborando al 100% per uno stesso obiettivo. Allo stesso modo un duo se ben coordinato può riuscire ad amalgamare le proprie influenze ed abilità meglio di un quintetto.
Se uniamo a questo una idea di Metal estremo originale il finale è scontato. L'originalità del concept riguardo un lumacone gigante che conquista il mondo non è un fattore secondario e titoli apparentemente stupidi come Invertahate nascondo dei masterpiece unici.
Questo particolare mischiaticcio di irriverenza e metal è la base per sviluppare poi un concetto musicale che si presti ad essere sfaccettato, senza incanalare il gruppo in un genere, la frivolezza delle loro storie e dei loro titoli gli permette di prendersi poco sul serio e sperimentare senza alcun timore. Tanto parlano di lumache, che cazzo volete?
Allora Sludge e Blackened Death Metal giungono ad un punto che nessuno aveva mai visto, si comprimono creando uno buco nero dove ne escono riff di ogni natura, dai più Behemothiani, ai richiami dei Mastodon di Remission, una vena Power non troppo velata sui ritornelli più operistici.
Gli Slugdge sono bravi anche a dosare i momenti più orecchiabili con le digressioni più ermetiche creando nelle canzoni una dimensione ed una personalità.
Tutta questa estrema personalità in ogni singolo punto di questo album lascia esterrefatti. Raramente un cd estremo suona amabilmente old school ma così dannatamente avanguardistico. Il punto di mezzo su cui moltissima gente si soffermerà ma solo tra 4-5 anni quando magari sarà uscito un'altro cd spettacolare ed allora tutti correranno in massa ad ascoltarsi questo capitolo della loro discografia. La storia è stata scritta ed è giunta l'ora di fare un ripasso.
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