Ecnephias - Ecnephias



IN DE DARG

Ho sofferto, ho sofferto come il portiere del Sassuolo al sesto gol dell'Inter. Non voglio dire che il Gothic non è il mio genere, che il Melodeath non mi piace od altre cazzate, ho apprezzato tantissimo gli ultimi cd dei Woods Of Ypres ed adoro alla follia i cd dei Sentenced. In questo nuovo capitolo degli Ecnephias non c'è qualcosa di sbagliato in senso assoluto, il problema a mio modo di vedere sono proprio le canzoni. Lente, spente, rallentate all'inverosimile con ritmiche vocali se vogliamo ancora più soporifere, quelle volte che scatta il gain dalle chitarre, dopo arpeggini infiniti dovrebbe sentirsi una "botta", invece il massimo che danno è la spinta propulsiva al suicidio. Come in Vasco Rossi si passa da assoloni ad arpeggini, al niente, a qualcosa di distorto che fa ridere. Il tutto viene collegato da un cantato che come accennavo non sembra particolarmente propenso a prendere l'ascoltatore, se l'obiettivo era catturare l'attenzione con parti cantabili e memorizzabili l'obiettivo è stato mancato in modo goffo.
In pieno stile Woods Of Ypres abbiamo una voce calda e profonda che cerca di bucare lo schermo/l'ipod/lo stereo senza però mai riuscirci, questo perchè se non sei David Gold e non ti inventi qualcosa come Grey Sky And Electric Light rientri nella pacchianità in meno che non si dica.
La cosa peggiore però secondo me sono i passaggi dal growl al pulito, incastrati molto spesso con la colla e mixati malissimo con il growl decisamente sopra a coprire tutti gli strumenti.
Arrivare all'ultima canzone del cd significa morire cerebralmente. Lentoni, ballate, scalda-passere. scalda-ascelle. La tracklist ne ha per tutti i gusti ma giuro che non sono riuscito a trovare un pregio oggettivo alla release, che esuli dal fatto che io apprezzi o meno poche band nel genere. Allora addossate a me tutta la colpa se ritengo questo cd non tanto "brutto" in senso assoluto quanto fatto male, dalla produzione alle composizioni, alla scelta della tracklist e della durata del cd. Secondo me ci sono talmente tante cose sbagliate (come la pronuncia in alcune parti dell'inglese) che pur provando a cercare meriti in qualche antro nascosto vengo smentito da assoli heavy metal classici da puttanelle hard rock e la personalità in se del lavoro si assesta al di sotto del livello del mare.
Chiedo scusa.


Tracklist
01. Here Begins The Chaos
02. The Firewalker
03. A Field Of Flowers
04. Born To Kill And Suffer
05. Chimera
06. The Criminal
07. Tonight
08. Lord Of The Stars
09. Wind Of Doom
10. Nyctophilia
11. Nia Nia Nia
12. Vipra Negra
13. Satiriasi

Recensore: Edoardo Del Principe

SENTENZA: Nein Nein Nein




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